L’area su cui sorge l’attuale scuola Mameli, integralmente demolita e sostituita dal nuovo edificio scolastico, è caratterizzata da una pronunciata orografia del terreno che protende verso il paesaggio circostante di notevole valore naturale. Il progetto definisce una scuola su due livelli, un volume che si inserisce nel sistema orografico dell’area, integrandosi nel paesaggio circostante. Il livello superiore, accessibile dalla strada, ospita cinque classi mentre nel livello inferiore, in parte interrato, sono inserite una palestra, un laboratorio e una mensa.

L’edificio si compone di un sistema articolato di volumi chiusi, dedicati alle funzioni scolastiche, e di spazialità esterne che definisce un sistema urbano. L’area esterna è un grande spazio verde attrezzato, un giardino pubblico fruibile da tutte e tutti, protetto e sicuro, un vero e proprio centro di quartiere.

La simbiosi tra esterno e interno si traduce in una di facciata regolare e aperta sul parco circostante, tramite un ritmo costante di aperture, opportunamente schermate a seconda dell’esposizione solare. Un grande spazio aperto si apre sulle aule: sono aree verdi interne all’edificio, prolungamento dello spazio didattico interno. In questo modo i piccoli utenti possono accedere direttamente agli spazi naturali, godendo in tutte le aule di una dinamica visione del paesaggio.

Collaboratori: Arch. Federica Bondi, Arch. Riccardo Foschi, Arch. Beatrice Mazzotti, Arch. Agnese Piemonti