Il genius loci si costruisce sulla sinergia tra elementi artificiali ed elementi naturali: gli antichi complessi masserizi, le piccole capanne in pietra a secco con copertura a tholos, il territorio agricolo la cui trama è disegnata dal sistema dei muri a secco, la tipica vegetazione locale e le ampie distese di coltivazioni a uliveto e vigneto. Il progetto valorizza le emergenze architettoniche e riqualifica il sistema paesaggistico e culturale, proponendo il disegno di un giardino agricolo diffuso e un progetto architettonico per la riqualificazione dei nuclei rurali.
L’intero sistema paesaggistico sottolinea la doppia anima del territorio: agricoltura e paesaggio naturale. A tal scopo è stato definito un sistema integrato, concepito secondo una rete di aree e percorsi di interesse paesaggistico e aree agricole con vigneti. Per potenziare le percezioni visuali del paesaggio, il progetto definisce una serie di spazialità dinamicamente mutevoli, caratterizzate da aree di sosta e punti panoramici, tematizzati dalle diverse essenze storiche e tipiche del territorio, e da una rete di percorsi ciclo-pedonali che permettono di vivere e scoprire il territorio. Il riferimento visivo di questo complesso sistema è il manufatto architettonico principale, posizionato su un belvedere naturale da cui è possibile ammirare il paesaggio circostante nella sua interezza e complessità.

Collaboratori: Arch. Federica Bondi, Arch. Elia Deias